5 aprile 2009

(Lento) cammino di Pace in Kivu *

Ci eravamo lasciati a Natale con la brutta notizia della guerra nella Provincia Orientale del Kivu. Il Generale Nkunda, sicuramente spalleggiato politicamente e rifornito militarmente dal Rwanda, alla fine di ottobre aveva scatenato una ribellione assurda contro il governo centrale di Kinshasa, occupando militarmente parecchie città del Kivu. Risultato: massacri, violenze e due milioni di sfollati nel loro paese.
È stato un brutto momento per il Congo. Con un governo eletto da pochi giorni, una squadra di ministri non ancora affiatata, un esercito nazionale che invece di difendere la popolazione si rendeva lui stesso responsabile di stupri e violenze, il Paese sembrava proprio umiliato e sconfitto. Per tentare di risolvere la crisi i capi di stato dell’Africa dell’Est e della regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Burundi), con la mediazione dei delegati dell’Unione Africana hanno avviato a Nairobi un delicato processo di dialogo, di una lentezza e di una complessità piena di contraddizioni, che solo gli Africani sono capaci di gestire. Mesi di incontri a Nairobi, mesi di scaramucce diplomatiche, di calcoli politici sofisticati, mesi di pressioni internazionali a volte perfino “sfacciate” (come quella della Francia). Tutto sembrava finire nel nulla.
Improvvisamente, in pochi giorni il panorama politico è cambiato e sono successe cose positive impensabili: il 23 gennaio Nkunda è stato arrestato dalle stesse forze rwandesi; gli eserciti del Rwanda e del Congo hanno compiuto operazioni congiunte per eliminare i famigerati Interahamwe, i guerriglieri che infestano l’Est del Congo dal tempo dei massacri avvenuti in Rwanda nel 1994; ancora manovre coordinate tra eserciti del Congo e dell’Uganda per risolvere la pericolosa presenza dei banditi dell’Esercito di Liberazione del Signore (LRA), presenti ormai da parecchio nel territorio congolese.

Mentre il primo obiettivo sembra raggiunto, il problema LRA rimane ancora un mistero e un dramma che sta insanguinando tutta la zona est della nostra provincia orientale. È di pochi giorni la notizia che questi banditi hanno attaccato la zona di Boeli e di Banda, all’estremità della nostra diocesi, e hanno trascinato nella foresta circa trecento persone.
Forte dei successi diplomatici ottenuti per risolvere la guerra con Nkunda all’Est del Paese il presidente Kabila si sta godendo una lunga tournée di gloria nelle città del Kivu. Ma, nonostante le assicurazioni dei vari ministri e parlamentari, molti analisti si domandano se le cavalcate trionfali del presidente Kabila, accompagnato a volte da quello dell’Uganda (Museveni) e del Rwanda (Kagame) siano il ritratto vero della realtà.
Pochi giorni fa non si parlavano nemmeno per telefono. Oggi viaggiano sulle berline scoperte come vecchi amici... Sarà vera pace? E quale prezzo dovrà pagare il Congo ?

* di Gianni Nobili, missionario comboniano nella RD del Congo.

Fonte: PaneSpezzato.it
Vedi anche: Provincie della Repubblica Democratica del Congo

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